L’esercizio fisico regolare e faticoso è associato a una minore possibilità di morire.
Un ridotto rischio di malattie cardiovascolari e morte prematura è legato all’esercizio fisico regolare. Tuttavia, non c’è stata alcuna ricerca su come questi rischi siano stati influenzati dall’intensità dell’esercizio.
Un esercizio vigoroso o moderato è associato al minor rischio di morte, secondo una recente ricerca su oltre 100.000 individui in un periodo di follow-up di 30 anni.
È fondamentale che le persone tengano conto delle proprie circostanze particolari e delle proprie capacità fisiche. Secondo gli esperti, muoversi di più può migliorare la propria salute.
È risaputo che condurre uno stile di vita attivo può renderti più sano e più felice. Chi fa esercizio fisico regolare ha meno probabilità di sviluppare una serie di malattie croniche (a lungo termine) come malattie cardiache, diabete di tipo 2 e diverse neoplasie maligne. Secondo gli studi, essere fisicamente attivi migliora anche l’umore e l’autostima e può portare a un sonno migliore. Mentre ottenere un esercizio adeguato è fondamentale, è anche fondamentale pensare a quanto sia intenso l’esercizio.
La relazione tra l’intensità dell’esercizio fisico a lungo termine e il rischio di morte è stata esaminata in un recente studio pubblicato su Circulation.
Secondo lo studio, c’è un rischio di morte significativamente più basso per coloro che praticano da due a quattro volte più esercizio fisico settimanale moderato o intenso di quanto generalmente consigliato.
Gli adulti dovrebbero allenarsi per almeno 150-300 minuti ogni settimana a intensità moderata e da 75 a 150 minuti ogni settimana a un’intensità vigorosa, secondo le linee guida sull’attività fisica del 2018. Per preservare la propria salute e aumentare la propria forma fisica, sempre più persone si impegnano in esercizi di maggiore intensità. Ad esempio, l’allenamento ad intervalli ad alta intensità (HIIT) sta diventando sempre più popolare.
Regular vigorous or moderate exercise linked to lower risk of death
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